Guida VINO CRITICO

La guida Vino critico. Vini naturali, artigianali, conviviali in Italia propone 129 schede di piccoli vignaioli indipendenti di tutta Italia. Quest’opera, curata da Officina Enoica e edita da Altreconomia, racconta la storia di produttori che lavorano esclusivamente uve di proprietà e si fanno portavoce e custodi del territorio e delle tradizioni contadine. Dal loro impegno nascono vini piacevoli, di facile beva ma anche duttili negli abbinamenti e atti all’invecchiamento; all’interno del volume ne sono recensiti 1.500 tra biologici, biodinamici e “naturali”. La guida non prevede punteggi o classifiche ma narra il lavoro di questi appassionati viticoltori spiegando le loro scelte ambientali e di “distribuzione critica”, che privilegiano la vendita diretta in cantina e forme di commercio equo e solidale.

Una di queste storie è la nostra.
ALTEA ILLOTTO
Il vino è come uno specchio. Riflette tanto chi lo produce quanto chi lo consuma. Questa la semplice regola che anima l’azienda agricola di Maurizio Altea e Adele Illotto di Serdiana, a Cagliari, secondo comune sardo per superficie vitata — in questo caso ammonta a 5 ettari. Vitigni tradizionali a 130 metri d’altitudine vinificati con lieviti naturali, al di fuori della ristretta e omologante cerchia dei ceppi normalmente distribuiti. L’indicazione geografica tipica dei vini è del tipo Sibiola, la più piccola della Sardegna. Maurizio e Adele tengono a precisare che per questo motivo “i nostri vini sono veramente nostri dalla vigna alla bottiglia”, dato che dal 1993 impiegano i metodi dell’agricoltura biologica, utilizzando bassissime dosi di anidride solforosa, pari a circa la metà della soglia consentita dal disciplinare del vino bio. Ad arricchire il novero dei vini, prodotti da viti che in media hanno 22 anni, per una media di 6.000 bottiglie all’anno, ci sono il fresco e mandorlato Altea Bianco Igt Sibiola, da uve provenienti da un vitigno raro com’è quello del Nasco, con l’aggiunta di Vermentino e Nuragus. Poi il corposo Altea Rosso Igt Sibiola, tratto da uve cannonau e carignano.

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