Territorio

Le campagne di Serdiana (CA) celebri per la loro vocazione alla coltivazione della vite ospitano i nostri vigneti, circondati da siepi d’assenzio e finocchio selvatico.
Il comune di Serdiana a 20 km a Nord di Cagliari, a 171 mslm occupa la posizione più pianeggiante del Parteolla.
Attorno al paese, basse colline accolgono piante di mirto, lentischio, querce, ginepri e olivastri. Nella valle di S'Isca Manna è possibile trovare numerose piccole sorgenti.
Nel suo territorio è presente uno stagno salato, “Su Staini Saliu”, di grande interesse naturalistico, dove d’inverno sostano i fenicotteri rosa, le avocette, i cavalieri d’Italia e le cui rive sono ricche di tamerici, di giunchi e d’erba corallina.
A pochi chilometri dal paese c’è la chiesetta romanica di Santa Maria di Sibiola. Eretta nella prima metà del secolo XII dai Benedettini dell'ordine di San Vittore di Marsiglia, rappresenta un piccolo gioiello di architettura religiosa. Situata in una piccola altura, circondata da vigneti probabilmente fu un centro agricolo guidato dai monaci.
Il centro abitato si è formato intorno alla chiesa parrocchiale e a quelli che erano i pozzi pubblici. Le case più antiche sono case a corte in mattoni crudi.









Nel Comune di Seneghe (OR) ”Città dell’olio” sono ubicati i nostri oliveti. Il paese di Seneghe è situato in collina a 310 mslm, nella zona del Montiferru , a 24 km da Oristano e 20 km dalle splendide spiagge di Is Arenas e S’Archittu.

Il suo territorio Comunale si estende nella zona montana, ricca di boschi e di sorgenti, particolarmente interessante dal punto di vista naturalistico e archeologico per i numerosi siti nuragici.
Il Montiferru è una delle zone della Sardegna più vocata all’olivicoltura. La qualità dell’olio di questo territorio è data essenzialmente dalle sue caratteristiche ambientali e climatiche. Le tipiche cultivar della zona (Bosana, Semidana e Manna) e il terreno trachitico e basaltico concorrono a rendere ancora più prezioso questo prodotto. L’arte dell’olivicoltura nasce sulle colline del Montiferru su un patrimonio d’olivastri selvatici innestati nel corso di secoli ad olivo, per questo accanto ad oliveti razionali con sesti d’impianto regolari è possibile trovare oliveti con alberi di grandi dimensioni distribuiti irregolarmente, segnale tipico dell’utilizzo di olivastri spontanei poi innestati.



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